Cos’è il requisito pensione anticipata
Il requisito pensione anticipata indica l’insieme delle condizioni necessarie per andare in pensione prima dell’età anagrafica prevista dalla pensione di vecchiaia. In altre parole, non conta l’età del lavoratore, ma il numero di anni di contributi versati.
Questa misura è stata introdotta per garantire a chi ha alle spalle lunghe carriere lavorative la possibilità di accedere alla pensione prima dei 67 anni stabiliti per la vecchiaia.
Differenza tra pensione anticipata e pensione di vecchiaia
È importante distinguere bene i due concetti:
- Pensione di vecchiaia: richiede sia un’età minima (attualmente 67 anni) sia un numero minimo di contributi (20 anni).
- Pensione anticipata: si ottiene solo al raggiungimento del requisito contributivo, indipendentemente dall’età.
Questa differenza è fondamentale, perché chi raggiunge il requisito pensione anticipata può smettere di lavorare anche con molti anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia.
Requisito pensione anticipata: quanti contributi servono
Il requisito pensione anticipata è attualmente fissato dalla legge italiana come segue:
- Uomini: 42 anni e 10 mesi di contributi.
- Donne: 41 anni e 10 mesi di contributi.
Non è richiesto un requisito anagrafico: significa che, ad esempio, chi inizia a lavorare molto giovane e versa contributi in maniera continua, può accedere alla pensione anticipata anche a 60 anni o prima.
Come si calcola il requisito pensione anticipata
Per stabilire se si è maturato il requisito pensione anticipata, bisogna considerare:
- Contributi obbligatori: versati dal datore di lavoro o autonomamente.
- Contributi figurativi: accreditati per periodi di malattia, disoccupazione o maternità.
- Contributi volontari: versati dal lavoratore per colmare eventuali buchi contributivi.
- Contributi da riscatto: ad esempio per il riscatto della laurea.
Tutti questi periodi contribuiscono al raggiungimento del requisito pensione anticipata, purché siano riconosciuti dall’INPS.
Strumenti per verificare i propri contributi
Per sapere se si è vicini a raggiungere il requisito pensione anticipata, esistono diversi strumenti:
- Estratto conto contributivo INPS: accessibile online con SPID o CIE.
- Simulatore INPS “La mia pensione futura”: che fornisce una stima della data di maturazione dei requisiti.
- Consulenti previdenziali: utili per verifiche personalizzate e più precise.
Differenze tra categorie di lavoratori
Il requisito pensione anticipata non è uguale per tutti:
- Lavoratori precoci: chi ha iniziato a lavorare molto giovane (prima dei 19 anni) può accedere con 41 anni di contributi.
- Donne: possono beneficiare di requisiti leggermente ridotti.
- Lavori usuranti o gravosi: alcune categorie hanno accesso a regole più favorevoli.
- Autonomi: devono comunque raggiungere i requisiti pieni di contributi.
Requisito pensione anticipata e penalizzazioni economiche
Uno dei dubbi più diffusi riguarda l’importo della pensione. È importante sapere che l’uscita anticipata non comporta penalizzazioni dirette sull’assegno pensionistico: la pensione viene calcolata in base ai contributi versati e al sistema di calcolo (retributivo, contributivo o misto).
Tuttavia, c’è un effetto indiretto: andando in pensione prima, si avranno meno anni di contribuzione futura e quindi un assegno potenzialmente più basso.
Strategie per raggiungere prima il requisito pensione anticipata
Chi desidera andare in pensione il prima possibile può adottare alcune strategie:
- Versare contributi volontari per colmare periodi scoperti.
- Riscattare gli anni di studio universitario, beneficiando delle agevolazioni attuali.
- Monitorare con costanza l’estratto conto contributivo, per evitare sorprese o contributi mancanti.
- Sfruttare strumenti integrativi, come fondi pensione privati, per bilanciare un eventuale assegno più basso.
Errori da evitare
Quando si parla di requisito pensione anticipata, molti lavoratori commettono errori comuni:
- Confondere pensione anticipata con quota 100 o quota 103, che sono misure diverse e temporanee.
- Non controllare i contributi figurativi, che possono fare la differenza.
- Ignorare l’impatto dell’inflazione, che può ridurre il potere d’acquisto della pensione.
- Rimandare il riscatto della laurea, perdendo vantaggi fiscali.
Domande frequenti sul requisito pensione anticipata
1. Posso andare in pensione anticipata a 62 anni?
Dipende dai contributi versati: se hai maturato 41-42 anni di contributi, sì.
2. Il requisito pensione anticipata cambierà nei prossimi anni?
È possibile: la normativa viene aggiornata periodicamente, soprattutto in base all’aspettativa di vita.
3. I contributi esteri valgono per il requisito pensione anticipata?
Sì, grazie agli accordi internazionali e comunitari, ma serve la verifica con l’INPS.
4. Chi ha carriere discontinue può raggiungere il requisito pensione anticipata?
Sì, ma spesso deve integrare con contributi volontari o riscatto di periodi mancanti.
Il requisito pensione anticipata è un traguardo importante per chi desidera lasciare il lavoro prima dei 67 anni. Conoscere quanti contributi servono, come vengono calcolati e quali strumenti esistono per verificarli è fondamentale per pianificare con serenità il proprio futuro.
Una buona strategia contributiva, insieme a un monitoraggio costante della posizione INPS, può fare la differenza tra dover lavorare più a lungo o godersi la pensione in anticipo. Contattaci ora per saperne di più.